Il Sulcis Iglesiente rappresenta il territorio sud occidentale della Sardegna, ricco di spiagge meravigliose e luoghi di cultura. Una provincia povera, ma ricca di bellezze naturali e culturali. ARA è una cooperativa che si occupa di fornire assistenza alle persone con disabilità e a coloro che non hanno autonomia negli spostamenti. L’obiettivo è visitare questi meravigliosi luoghi senza difficoltà e con tutto il supporto necessario. Scopriamo insieme quali sono le mete più suggestive di questo territorio in cui potrete recarvi insieme ad ARA: cosa visitare nel Sulcis Iglesiente?
Calasetta
Una meta forse poco conosciuta, collocata sulla punta nord dell’isola sarda di Sant’Antioco, è Calasetta. Caratterizzata dal bianco delle case e dall’azzurro di cielo e mare, è una località piccola ma suggestiva, molto caratteristica. Principale punto di interesse sono naturalmente le spiagge. Ce ne sono tante e di diversi tipi. Le principali sono Spiaggia Grande, di Sottotorre, di Cussorgia e le Saline.
E per chi non disdegna un po’ di cultura oltre al relax del litorale, il paesino offre un Museo di Arte Contemporanea (MACC). Allestito nel “vecchio mattatoio”” comunale e articolato su due piani, raccoglie alcune collezioni curate da Ermanno Leinardi, importante artista sardo locale.
Cosa visitare nel Sulcis Iglesiente: Carbonia
Carbonia è senza dubbio uno dei centri più importanti del Sulcis Iglesiente, ricco di musei e iniziative culturali, impossibile annoiarsi! In particolare, è molto famoso il Museo del Carbone, nato sul sito minerario che tra gli anni ’30 e ’50 ha rappresentato una delle più importanti risorse energetiche d’Italia. Ora il complesso non è più in funzione ma è stato recuperato e ristrutturato a fini museali e didattici.
Altra tappa da non perdere è il parco archeologico, che mostra l’insediamento prima fenicio e poi punico avvenuto nel corso dei secoli sul Monte Sirai. Si dice sia abitato sin dal IV millennio a.C. e che da allora sia rimasto pressoché invariato, senza ristrutturazioni in fasi storiche posteriori. L’ultima pianificazione urbanistica risale infatti alla prima guerra punica, nell’VIII secolo a.C.
Iglesias
Altro comune molto importante è Iglesias, che dà il nome alla regione di cui fa parte. È considerata una delle città più grandi del territorio e per questo meta più di cultura che di turismo. Sono presenti molte scuole e anche una sede distaccata dell’Università di Cagliari. Principale luogo di interesse è però la chiesa di Santa Chiara d’Assisi, la vera e propria cattedrale di Iglesias.
Costruita negli anni ’80 del XIII secolo, è il primo e più importante luogo di culto della città. Ricca di dipinti raffiguranti vite di santi, è una meta imprescindibile per tutti coloro che visitano il territorio, insieme al vicino Museo dell’Arte Mineraria (MAM). Obiettivo del museo è conservare e far conoscere ciò che ha permesso ai minatori di dominare la roccia. La cultura mineraria è infatti stata per secoli è stata il centro della vita sociale ed economica di molta parte della Sardegna (come visto anche nel paragrafo su Carbonia).
Cosa visitare nel Sulcis Iglesiente: Sant’Antioco
Anche Sant’Antioco è un grande comune della Sardegna sud occidentale, tanto da dare il nome all’isola in cui si trova. Passando di qui è impossibile non fermarsi a visitare il Museo del Mare e della Navigazione (MuMa). Si tratta di un luogo importante per la cultura locale in quanto i maestri d’ascia, che da secoli progettano e costruiscono le imbarcazioni, sono considerati professionisti di spicco nella società sarda. Attraverso l’allestimento i visitatori possono ammirare l’eccellenza isolana esplorando il mondo dei pescatori.
Importante anche la chiesa di Sant’Antioco Martire, basilica di origine bizantina soggetta a numerosi restauri nel corso dei secoli. Ora, aperta al pubblico, la si può ammirare come prodotto di molte epoche diverse, ognuna con le proprie caratteristiche distintive.
Portoscuso
Piccolo comune di appena cinquemila abitanti, Portoscuso è un piccolo gioiellino sardo, che si affaccia sulla adiacente isola di Carloforte. Interessante l’origine del nome, che dal catalano può essere tradotto come “porto nascosto” (dal participio passato del verbo escondir). Si dice che i primi insediamenti siano molto antichi, risalenti addirittura al periodo del neolitico.
Qui i principali luoghi di attrazione sono senza dubbio le spiagge. Molto frequentato è il lungomare, con il suo accogliente porto. Sul lungomare, la spiaggia più amata è sicuramente quella di Portopaglietto (Portopaleddu in sardo), lunga circa 200 metri, con sabbia bianca, morbida e fine. Il nome deriva dalla quantità di posidonie (in sardo “paglie”), ovvero alghe marine, che solitamente si depositano sulla spiaggia durante le mareggiate.